domenica 22 maggio 2011

Recensione "Matched" di Ally Condie

Ho atteso con ansia l’uscita di Matched, primo romanzo della trilogia distopica YA scritta da Ally Condie. Sono stata subito colpita dalla copertina (difficile non notarla!) e dalla trama e curiosando qua e là per la rete ho letto davvero tanti pareri e recensioni diverse già prima del suo arrivo in libreria. Sicuramente la Fazi Editore ha puntato davvero molto su questo titolo. 

Partiamo dalle basi … forse non tutti di voi sanno che cosa sia il genere distopico di cui ultimamente si sente parlare sempre di più, quindi, grazie a wikipedia, vi riporto la definizione di distopia:
“Per distopìa si intende una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista. Il termine è stato coniato come opposto di utopia ed è soprattutto utilizzato in riferimento alla rappresentazione di una società fittizia (spesso ambientata in un futuro prossimo) nella quale le tendenze sociali sono portate ad estremi apocalittici.”

Nel mondo di Matched ogni cosa e persona viene regolata e controllata dalla Società. La nascita, l’alimentazione, l’accoppiamento, lo studio, il lavoro … perfino la morte. Il romanzo si apre con la cerimonia di abbinamento della protagonista, Cassia, 17enne che non vede l’ora di scoprire il volto del ragazzo a cui la Società ha deciso di accoppiarla. Tutto sembra procedere a meraviglia, poiché Cassia viene abbinata, fatto strano e insolito, all’amico d’infanzia, Xander, un ragazzo che lei conosce bene. Quando però una volta a casa, la ragazza inserisce la scheda con le informazioni di Xander sul suo video inizialmente appare lui … ma subito dopo il volto del ragazzo sparisce e viene sostituito da quello di un altro ragazzo che lei già conosce, Ky. 
L’accaduto verrà spiegato da una Funzionaria della Società come un banale errore. In seguito all’insolito episodio Cassia inizierà ad avere dei dubbi sul suo abbinamento, rafforzati anche dalle parole lasciate in eredità da una persona a lei molto cara giunta ormai al suo Banchetto Finale. 
“Non andartene docile in quella buonanotte. Infuria infuria contro il morire della luce” sarà la segreta poesia (ovviamente non presente tra le 100 riconosciute dalla Società) a fare da colonna sonora alla storia di Cassia. Parole che lei terrà ben scritte nella sua mente e che deciderà di condividere con una sola persona.

Premetto che è stata la mia prima lettura del genere distopico quindi non ho modo di fare paragoni con altri libri dello stesso genere. Fatta eccezione di un film visto qualche settimana fa, “Non Lasciarmi” tratto dall’omonimo libro di Ishiguro Kazuo.

Nonostante non riesca a concepire una società come la Società di Matched è stato piuttosto facile immergermi in quel mondo. La Condie è riuscita a trasmettermi le emozioni e i sentimenti che provavano i personaggi in qualsiasi momento della lettura. Il triangolo amoroso Xander - Cassia - Ky è fondamentale nel libro, poiché sono i sentimenti che la protagonista inizierà a provare per il ragazzo a cui non è stata destinata che la porteranno a prendere delle decisioni per conto proprio. La mia simpatia va a tutti e tre i ragazzi, in particolare a Ky, un ragazzo affascinante e taciturno etichettato come un’Aberrazione dalla Società e che racchiude in se una gran sofferenza. Solitamente quando mi trovo di fronte un triangolo amoroso tendo a prendere subito le parti di uno dei due personaggi maschili, stavolta devo dire che nonostante preferisca Ky ho apprezzato molto anche Xander, un amico leale e corretto che malgrado provi dei sentimenti per Cassia rispetta le sue decisioni e la aiuta in ogni occasione. 
Mi è piaciuto? Direi di si! Ho trovato la lettura del libro piacevole e scorrevole, ma anche molto triste. Essendo il primo romanzo di una trilogia la vera e propria storia prende il via verso la metà-fine del libro e il finale lascia intendere che ci siano tutti i presupposti per un avvincente sequel. 
Consiglio la lettura di questo libro a tutti, soprattutto a chi vuole provare a leggere qualcosa di diverso e vuole provare ad immergersi, magari per la prima volta come me, in un universo distopico. 

Voto: ★★★★


Visto che mi è piaciuta molto riporto anche la poesia di Dylan Thomas.


Non andartene docile in quella buona notte,
vecchiaia dovrebbe ardere e infierire
quando cade il giorno;
infuria, infuria contro il morire della luce.

Benchè i saggi infine conoscano che il buio è giusto,
poichè dalle parole loro non diramò alcun conforto,
non se ne vanno docili in quella buona notte.

I buoni che in preda all'ultima onda
splendide proclamarono le loro fioche imprese,
avrebbero potuto danzare in una verde baia,
e infuriano, infuriano contro il morire della luce.

I selvaggi, che il sole a volo presero e cantarono,
tardi apprendono come lo afflissero nella sua via,
non se ne vanno docili in quella buona notte.

Gli austeri, vicini a morte, con cieca vista scorgono
che i ciechi occhi quali meteore potrebbero brillare
ed esser gai; e infuriano
infuriano contro il morire della luce.

E te, padre mio, là sulla triste altura io prego,
maledicimi, feriscimi con le tue fiere lacrime,
non andartene docile in quella buona notte.
Infuria, infuria contro il morire della luce.


giovedì 5 maggio 2011

Recensione "Burned" di P.C. e Kristin Cast

Burned
di P.C. e Kristin Cast
(La Casa della Notte #7)

Il Romanzo precedente, Tempted, si era concluso lasciando noi lettori con il fiato in sospeso... Zoey, anzi l'anima di Zoey si era spezzata ed era volata nell'Aldilà in seguito alla morte di una persona a lei molto cara avvenuta per mano di Kalona.

In apertura di Burned si scopre subito che Zoey non è morta (era impossibile che lo fosse), ma che il suo corpo rimasto così senz'anima potrà restare in vita per un breve periodo di tempo, trascorsi 7 giorni Zoey morirà.
Afrodite precedentemente partita per l'Italia insieme a Zoey e al gruppo di amici per recarsi al Consiglio Supremo scoprirà il modo per aiutare Zoey.  L'unico a poterla salvare risulterà essere Stark, per farlo dovrà partire alla volta della Scozia e convincere qualcuno ad aiutarlo.
Nel frattempo Stevie Rae rimasta a Tulsa dovrà prendere delle decisioni riguardo gli altri vampiri rossi ormai completamente fuori controllo. 
"La Rossa" avrà anche modo di approfondire il suo legame con il Raven Moker Rephaim.
Come il precedente libro anche Burned è diviso in capitoli scritti dal punto di vista dei vari protagonisti.
Personalmente penso che i capitoli dedicati a Stevie Rae e Rephaim siano un po' troppi, ma probabilmente necessari per introdurre i fatti che accadranno nel prossimo libro della serie, Awakened. 
Il riflesso nell'acqua di Rephaim verso la fine mi ha incuriosita molto, mi domando cosa si saranno inventate le Cast...

I personaggi che ho maggiormente apprezzato in questo capitolo della saga sono stati:
Stark, disposto a tutto per salvare la sua regina;
Heath, che ha trovato il coraggio di fare la scelta giusta;
Afrodite, perchè nonostante il suo continuo "insultare" gli amici ci tiene veramente e li aiuta nei momenti di difficoltà. Inoltre dice sempre quello che pensa, a volte esagera ma almeno non è una bugiarda.
Un punto a sfavore invece per Stevie Rae, uno dei personaggi più simpatici e originali dall'inizio della saga che ultimamente omette un po' troppe cose... il suo continuare a mentire porterà qualcuno a lei molto caro a perdere la testa.

Concludendo il libro mi è piaciuto, è scorrevole e si legge d'un fiato. Le Cast trovano sempre qualcosa di originale che invoglia il lettore a continuare a seguire le vicende dei protagonisti lasciandolo con il fiato in sospeso e con la voglia di avere al più presto tra le mani il volume successivo. 
A questo punto non posso far altro che consigliarvi di leggere Burned e poi aspettare di scoprire come proseguiranno le avventure di Zoey, Stevie Rae & company in Awakened.


Voto: ★★★ e 1/2