venerdì 20 settembre 2013

Recensione: "Il libro di Ruth" di Lena Valenti

"Il libro di Ruth" 
di Lena Valenti
(2° libro saga Vanir)

La Trama:

Arrivata a Londra per fare visita alla sua migliore amica Aileen, Ruth non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi coinvolta in una guerra fra esseri immortali creati dagli dèi vani e asi. I traumi e le voci del passato tornano a tormentarla, ma Ruth non sa che il suo più grande timore può trasformarsi in un’opportunità per ritrovare sé stessa e scoprire chi è veramente: la Cacciatrice, la più potente fra le sacerdotesse della dea Nerthus, colei che può condurre le anime perdute al riposo eterno. Ma il destino la mette nelle mani di Adam, un Berserker moro e taciturno che non crede a quanto lei rappresenta e, anzi, ossessionato da visioni oscure e sanguinarie, la ritiene pericolosa per il suo clan. In un gioco di volontà, resistenza e desiderio, Ruth e Adam dovranno cedere all’attrazione l’una per l’altro e superare rancori e pregiudizi per affrontare uniti, come la Cacciatrice e il Signore degli Animali, la minaccia del Ragnarök, la fine dei tempi che si sta avvicinando.

La mia opinione

I protagonisti di questo secondo romanzo della saga paranormal romance Vanir li avevamo già conosciuti ne “Il libro di Jade”. Ruth è la migliore amica di Aileen (la protagonista del libro precedente), una ragazza umana completamente ignara  di essere destinata a diventare una sacerdotessa della dea Nerthus, nello specifico la Cacciatrice che conduce le anime al riposo eterno. Adam invece è lo sciamano del clan Berserker, i lupoidi immortali che hanno stretto un’alleanza con i Vanir -nonostante le loro scaramucce- per proteggere gli umani ed evitare l‘apocalisse (da loro definita Ragnarok).
Se vi ricordate, già in precedenza Adam si era dimostrato ostile nei confronti della ragazza e all’inizio di questo capitolo scopriamo che è tutta colpa di certe visioni - sogni premonitori che tormentano il sonno di Adam da mesi. E saranno proprio questi incubi -oltretutto mal interpretati- che daranno il via ad una storia tormentata e sofferta che terrà il lettore sul filo del rasoio fino alla fine. Ruth e Adam non avranno affatto vita facile, la ragazza dovrà fare i conti con la scoperta della sua identità e ciò che comporta, mentre Adam con alcune rivelazioni inaspettate. Ci aspettano diversi colpi di scena!
L’attrazione tra i due protagonisti è sempre alle stelle, anche quando lo sciamano pensa di odiare Ruth più di ogni altra cosa, ne è inevitabilmente attratto. Quando è il momento di passare ai fatti Lena Valenti descrive le scene sensuali ed erotiche in maniera impeccabile, esattamente come le autrici americane di successo che noi amanti di questo genere conosciamo benissimo. Pensate che ne cita anche qualcuna ad un certo punto! ;)
Si capisce chiaramente che anche ne “il libro di Ruth” l’autrice ha puntato molto sulla redenzione. Anche in questo caso infatti il protagonista maschile dovrà farsi perdonare un bel po’ di cose. Nonostante le oltre 600 pagine di libro non mi sono imbattuta in nessun tempo morto, lo stile di questa autrice è molto scorrevole e sono arrivata alla fine quasi senza accorgermene. I personaggi della saga Vanir sono tutti ben caratterizzati, i maschi sono dei veri Alfa e le donne sono tutte dotate di attributi notevoli, il coraggio in primis. Vista la conclusione non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo per scoprire il destino riservato a Gabriel (l‘altro amico umano di Aileen e Ruth), spero soltanto di non dover aspettare un altro intero anno per averlo tra le mani! 
Se non conoscete ancora questa saga e vi piace il genere la consiglio caldamente.

Voto: ★★★★ e 1/2

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